Scegliere il paraschizzi

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Scegliere il paraschizzi
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Consigli  per scegliere con cura  il paraschizzi, un immancabile elemento da posizionare dietro le zone operative.

In inglese suona molto più cool, backsplash, quell’elemento della cucina che in italiano chiamiamo più comunemente paraschizzi, il rivestimento che protegge la parete dietro le zone operative dedicate a lavaggio e cottura. Può avere le dimensioni di un’alzatina come di uno schienale, oppure occupare l’intera parete: le possibilità di scelta sono innumerevoli, da non sottovalutare per definire il proprio stile anche in cucina o per rinnovarlo. Che vogliate chiamarlo in inglese o in italiano, scopriamone insieme alcuni modelli!

Le superfici luminose sono gli alleati giusti per ampliare gli spazi. L’utilizzo di specchi e vetro moltiplica la luce in cucina, crea superfici lisce, compatte e super brillanti. Il vetro trasparente può anche avere la funzione di proteggere la parete, che si tratti mattoni a vista, pittura o carta da parati. 
Quest’ultima, oggetto di grandi evoluzioni negli ultimi anni, può essere anche una soluzione paraschizzi a se stante, grazie a versioni all’avanguardia che ne consentono una grande resistenza, soprattutto all’umidità.
 
Parlando di rivestimenti per le pareti e il muro paraschizzi della cucina, si apre un mondo ampio e variegato fatto di soluzioni che creano gli effetti più diversi, a seconda dei materiali, delle forme e dimensioni. Le piastrelle possono essere da piccole a grandi, in tinta unita, con superfici tridimensionali, formato mosaico, ornati tipo cementina, con disegni geometrici o floreali, effetto cemento, pietra, marmo o metallo.
Possono essere in tinta con la cucina o diventare elemento distintivo per decorare e creare texture originali, in base al proprio stile. 
 
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